Una
centralità periferica
In Basilicata la Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea ha
sanato una ferita: la mancanza di un’istituzione per l'arte contemporanea.
Non è l'agognato “museo”, ma forse di più: perché
si propone, da statuto, come centro che accoglie e promuove mostre dei maggiori
protagonisti del contemporaneo ma, soprattutto, come un laboratorio di produzione
e sperimentazione. La fondazione rappresenta una vera e propria piazza dove
si accende il confronto, anche in modo “violento” a volte, attraverso
la collaborazione con realtà al di fuori del contesto lucano, mostre
con artisti di spessore internazionale e l’indagine di temi ed esperienze
culturali direttamente legate al territorio. Un centro dunque, in una regione
considerata “periferica” nel dibattito sul contemporaneo. Nell’esperienza
personale, ho avuto modo di vivere in luoghi considerati sia periferici sia
centrali nel sistema dell’arte contemporanea italiano. Sono nata e cresciuta
alle porte di Milano, ho frequentato l’università a Bologna ed
ho vissuto gli ultimi quattro anni a Matera. Dopo questo giro “forzato”
per l’Italia ho potuto constatare le diverse sfaccettature e incongruenze
legate al territorio e alla cultura che ne traspare. Vivere in una realtà
considerata centrale quale Milano è sicuramente appagante, la crescita
artistica e conoscitiva è maggiormente accessibile, per il numero consistente
di mostre ed eventi organizzati in città e per la cospicua presenza
di gallerie e musei dediti all’arte contemporanea. In un contesto simile
è però molto più difficile mantenere un rapporto “umano”
con le istituzioni culturali e la massiccia presenza di informazioni può
portare spesso ad un caos mentale e comunicativo che, talvolta, si unisce
alla sterilità del messaggio. Vivere e lavorare invece in una zona
considerata “periferia dell’arte”, è un’esperienza
che spesso appare difficile proprio per le mancanze che la contrappongono
ai grandi centri urbani, ma può portare alla scoperta di realtà
degne di rilievo praticamente sconosciute e dunque quasi inaccessibili. I
rapporti interpersonali sono anche relazionati alla scarsa presenza di attori
culturali sul territorio e quindi appaiono più gestibili e abbordabili,
tutto è concentrato in pochi luoghi in cui si discute e ci si confronta,
c’è un senso di appartenenza e di “specificità”
che non lascia predominare quel senso del vago, del non sapere verso quale
direzione muoversi, sensazione tipica di chi vive nelle grandi città.
La Basilicata, regione dalle molteplici contraddizioni, è un territorio
di spregiudicata bellezza, ricco di stratificazioni culturali; è per
molti versi una realtà chiusa in se stessa, problema dovuto sicuramente
alla lontananza dalle grandi “centralità” italiane ed europee:
nonostante tutto, complice la società contemporanea che permette un
costante scambio d’informazioni attraverso internet e la possibilità
di viaggiare più facilmente, vi si respira un clima teso alla scoperta
di ciò che viene proposto a livello nazionale e internazionale. La
Basilicata produce e cresce anche a contatto con l’arte contemporanea,
riuscendo a far emergere un’interpretazione del presente innovativa
nonostante la “perifericità”. Molti sono i giovani che
frequentano gli eventi culturali SoutHeritage: la volontà di confrontarsi
con un’arte nuova, differente rispetto alla tipica iconografia pittoresca
o accademica con cui viene rappresentato il territorio, è sintomo di
una vivacità che vuole porre fine alla silenziosa presenza della Basilicata
nel campo culturale. In questo contesto la Fondazione SoutHeritage è
diventata il punto di incontro tra la pluralità di linguaggi della
società contemporanea e le peculiarità della cultura del territorio
lucano, ponendosi come punto di riferimento in una regione priva di strutture
dedicate all’arte contemporanea e di un sistema istituzionale poco organizzato
alle esigenze e agli sviluppi del campo. Personalmente dunque, sono una sostenitrice
della centralità del periferico, in tutti i sensi, sia rispetto ai
centri cittadini che alle aree urbane, quindi su scala più ampia. E
Fondazione SoutHeritage è provvista di questa centralità, in
primo luogo perché non è fagocitata da presenze ingombranti
come quelle d’istituzioni museali di alto profilo, e poi riesce a parlare
lo stesso linguaggio del contesto in cui è calata, senza apparire obsoleta
e anacronistica rispetto all’ambito nazionale e internazionale. L'arte
contemporanea è fatta di velocità ma anche di lentezza e in
Basilicata sono presenti entrambe queste sfaccettature. La fondazione ha una
permeabilità tale da venire attraversata da questi elementi, e da tutti
i relativi dati culturali che ne scaturiscono. La presenza di artisti e relative
mostre di alto spessore, la volontà di valorizzare il territorio, sia
promuovendo gli artisti qualitativamente meritevoli del luogo, sia agevolando
il dibattito confrontandosi con realtà “altre”, fanno della
fondazione uno spazio dove solo la creatività contemporanea è
protagonista, eliminando tutti i preconcetti dati dai suoi confini territoriali.
INDEX è uno strumento che nasce per
penetrare all’interno della multiforme ma silenziosa realtà creativa
lucana, è un progetto divulgativo in progress, una piattaforma virtuale
dove confluiscono artisti che hanno così modo di presentarsi al pubblico
dell’arte contemporanea, in un clima di scambi e relazioni aperto al
dibattito e alla riflessione. INDEX non è
un archivio statico o una semplice vetrina per le opere di chiunque voglia
entrare a farne parte, con il solo limite legato all’origine lucana,
ma è un repertorio di qualità in cui vengono scelti curricula
e portfolio di artisti meritevoli, al suo interno inoltre una selezione di
video-riflessioni degli stessi artisti selezionati che contribuiscono, di
anno in anno, a creare un dibattito sul luogo e sulla cultura contemporanea
lucana, attivando una logica di ricerca attraverso un mezzo che è simbolo
della globalizzazione e della possibilità di infiniti e proficui confronti.
Dare la possibilità agli artisti accomunati dall’identità
territoriale di fare rete coinvolgendoli in un progetto teso a valorizzare
la loro esperienza e creatività, può essere un’ottima
prassi per sconfiggere le difficoltà intrinseche del luogo e il progetto
utilizza la comunicazione come mezzo per abbattere i confini prestabiliti
ed esaltare le caratteristiche specifiche di una cultura altra, che si rigenera
attraverso nuovi significati. INDEX è
una piattaforma che si trasforma dunque in presenza attiva, è un link
che focalizza un luogo per metterlo in connessione costante col mondo “esterno”,
eliminando i presupposti che vedono nella dicotomia tra centro e periferia
due estremi mai congiungibili e rapportabili fra loro. In un’epoca globalizzata
è utile far risaltare le specificità considerandone i valori
inediti, perché il territorio è e rimane di fondamentale importanza:
ricco di significati storici, fisici e culturali, traccia il vissuto di ogni
individuo. La contemporaneità pone però la necessità
di uno sviluppo a contatto e confronto diretto con l’esterno e mettersi
in rete può ridurre quel gap sostanziale che sussiste tra città
e provincia, inglobandole entrambe in un “centro” dove si sviluppano
nuove idee e nuove prassi artistiche. Eliminando a priori quelle barriere
storiche e territoriali che pongono la Basilicata nel novero di “periferia”,
INDEX promuove e valorizza il cuore pulsante
dell’energia creativa che la regione è in grado di produrre,
nella convinzione che la creatività contemporanea rappresenti una ricchezza,
non solo per il luogo ma anche per un sistema culturale che rimane ancora
tutto da costruire, da inventare e che ha bisogno di nuove energie e professionalità.
SoutHeritage foundation has healed a wound in Basilicata: the lack of a contemporary
art institution. It isn’t a standard museum but more: SoutHeritage is
an art workshop which promotes exhibitions of the most important contemporary
artists and, above all, it is a space of production and sperimentation. SoutHeritage
is a place where different points of view can emerge due to the collaboration
with foreign art institutions. All of this is intertwining with the local
tradition and bounds with the territory. In the contemporary Southern art
scenery has a secondary role, but this project has transformed the Southern
area in a centre. According to my experience I had the opportunity to feel
the atmosphere of a periferical art city and either a central one. I was born
in Milan and I have studied at Bologna university. Then i moved for four years
to Matera. During this “forced” tour in Italy, I have seen the
differences and the discrepacies linked to the territory and its culture.
To live in a central reality like Milan is fulfilling, you can grow up in
the middle of the art culture. Of course it is more accessible thanks to the
greater number of exhibitions, galleries and museums. On the other hand the
huge information load can lead to a caotic status in the visitor’s minds
and it can shrink the relationship between turistis and the cultural institutions.
Living and working in “a secondary artistic zone” it was certainly
difficult for its weakness deriving from its subordinate role but you can
discover unknown and “inaccessible” realities that are noteworthy.
The interpersonal relationships becomes more manageable and they appears more
manageable and accessible according to the lack of the cultural staff. The
whole system consists in some spaces where you can debate and compare your
opinions and art research. This creates a sense of belonging which avoids
the sense of ambiguity and confusion that are typical in the great cities.
Basilicata is extraordinary beautiful and it is rich of cultural stratifications.
In addiction it is a closed reality due to its distance from all Italian and
European cultural centre. Nevertheless the modern society has created a constant
flux of information on internet which sweeps from the national cultural context
to the international one. This has allowed Basilicata to grow in contact with
contemporary art and to develop an innovative interpretation in spite of its
weakness. A lot of young people attend the SoutHeritage events. Their will
to defeat the silent condition of basilicata and develop a new point of view
which differes from the accademic art tradition is a great step forward. SoutHeritage
foundation unifies the wide range of conteporary art meanings and characteristic
culture of Basilicata. It becomes an authentic point of refence in a region
where there is a lack of istituational organizations or where they exisist
are disorganized. I’ve became a supporeter of this periferical centre
because we should give more space and recognise its role in more significant
way. Although the geografical distance in the last few years the southeritage
and other periferical cultural istitution have given an important contribution
in the art scenary. And we should recognised it! First of all SoutHeritage
is central because it isn’t so soffocated by the status of a high profile
museums. Then can absorb entirely the local art language without appering
anachronistic comparing to the international context. Conteporary art is either
slow and dinamic and Basilicata rapresents both of this aspects. Slow and
fast can play without any contidion in the foundation space. Artists, exibitions,
the willing to improve and give the right value to the territory, the promotion
of the local artistits, the glorification of debats make the foundation a
place where the moder art become the leading actor going beyond goegrafical
bounderies. INDEX purpose is to explore the
silent and prolific creativity of the Basilicata. It is a virtual platform
where artist can introduce their works in fertile and inspired atmosphere.
INDEX is not only a list or a simple website
where local artists can display their works but here the artists can give
their own contribution through videos, opinions, thoughts. This will create
a breeding ground for the debates about the local reality and art and will
stimulate a logical process of research which symbolize the globalization
of the communication and create endless cultural prospective. The project
tries to overcome the local difficulties and gives the chance to different
artists who have the same geographical background to explain their experience
and creativity. Through communication the project wants to erase the boundaries
and underlines the peculiar characteristics of another culture that creates
new meanings. INDEX is an active platform
which create a link between the world and the culture without the centre-peripherical
dicotomy. In the globalization century we shouldn’t forget the importance
of the territory which is rich of historical, geographical, cultural signals
and inner part of each one of us. The contemporary goes beyond using the modern
means of communication like the web. It creates a direct relationship with
the external world where new ideas can be shared. It also reduces the gap
between the city and the local government. INDEX
promotes a living centre of artistic energy that the region Basilicata is
able to produce. I belief that the contemporary creativity is a resource not
only for the Basilicata but also for the national cultural system which should
be build, invented and it needs a new professional figure and energy.
Lucia Ghidoni
Curatrice e membro dell’ Uff. Progetti Fondazione SoutHeritage per l’arte
contemporanea. Vive e lavora a Milano e Matera | curator,
member of think tank SoutHeritage. Lives and work in Milan and Matera.